La Corda d'oro

Come già anticipato via commento al post della mitica Rox, eccomi qui a parlarvi di un manga/anime al quale sono affettivamente molto legata. E vi svelerò anche il perché. Sì, lo so che a voi non ve ne potrebbe fregare di meno, ma io ve lo dirò lo stesso ^/////^

Qui con me oggi avrò un aiutante d’eccezione (ehhh, guarda: di una eccezionalità che non vi dico), alias il mio frate, alias la NobuScimmia.

Bene Scimmia, cominciamo il tutto con una domanda semplice semplice: chi aveva suonato l’altra sera che tu, e ripeto: TU, hai mandato via?! Non rispondi eh! Ma te la toglierò fuori questa informazione sì, abbi fede.

Ok, veniamo a noi, seriamente. Vi volevo parlare del manga de “La corda d’oro”, anime/manga tratto da un videogioco. Ora, per essere un reverse harem, la protagonista non è così tanto da mazzate o sprangate giù per la testa. Cosa che invece – in questi casi – avviene sovente, dove la protagonista è un’invornita da Guinnes, e tu non puoi fare a meno di chiederti come sia umanamente – ma anche fantascientificamente – possibile che tutta una serie di figherrimi da paura vadano dietro ad una sorta di ameba, quando perfino un palo della luce ha più vitalità di lei! E qui la lista sarebbe veramente lunga, ma io non divagherò (ehhhh! Sembro quasi seria e professionale^///^)

Ritorniamo in bomba. Stavamo dicendo: per essere un reverse harem, la protagonista non è da pugni e c’è anche una storia di fondo. Molto carina anche. Hino Kahoko si ritrova suo malgrado – a causa di un folletto – a partecipare al concorso musicale del suo liceo, quando lei non ha mai preso in mano nessun tipo di strumento in vita sua. E tale strumento è niente popò di meno che … TADANNN: un violino! Protagonista indiscusso di tutto il manga. No, ma davvero eh. Sono seria, una volta tanto. L’amore che questa ragazza riversa sul suo violino magico, è un’autentica storia d’amore. Così come l’amore che anche tutti gli altri partecipanti al concorso hanno nei confronti del loro strumento. Quindi, punto forte dell’anime, è proprio il fatto che – durante le varie esercitazioni, le prove, il concorso stesso – vengano eseguiti pezzi di musica classica da brivido, capaci di emozionare un sacco; cosa che – per ovvie ragioni – nel manga non è presente.

Che dire dei personaggi? Beh, dal punto di vista di noi donzelle, ce n’è veramente per tutti i gusti sia caratterialmente che fisicamente. E la cosa bella, o per lo meno la cosa che è piaciuta a me, è che fin dalle prime battute – sia del manga che dell’anime – si abbia una carrellata di tali personaggi, con le loro varie caratteristiche. Cosa che ti aiuta a centrare subito il tuo preferito, o quello con il quale solitamente ci si identifica. Ci sono momenti esilaranti, nei quali scappa una bella risata, momenti in cui ci si emoziona con i protagonisti quando attendono il loro turno dietro le quinte il loro turno per esibirsi, momenti di crescita personale ed introspettivi.

Il manga prosegue, ovviamente, ben oltre l’anime, che comunque ha una sua conclusione logica per fortuna.

Il motivo per il quale sono affettivamente molto legata a questo manga/anime, è dato dal fatto che dopo aver sentito Tsukimori suonare “L’Ave Maria”, finalmente mi son decisa ad iscrivermi ad una scuola di musica e prendere lezioni di Violino, cosa nella quale ci filavo dietro da anni, anni e anni e ancora anni e anni ^////^ Quando l’ho sentito suonare, mi son detta: “Ok, non posso più rimandare. È arrivata l’ora che io impari la delicata e nobile arte.” E non vi dico quando è capitato di far spettacoli o rassegne musicali! Inutile che vi dica che, mentre mi trovavo dietro le quinte prima di salire sul palco e suonare, mi sentivo molto Kahoko in quei momenti^////^

Ah, vabbè: neanche serva che vi dica vero che ovviamente – dove l’ovviamente è volutamente ironico – io anche in un reverse harem sono stata in grado di slashare e shippare due bei ragazzuoli, che secondo me stavano tanto tanto, ma tanto bene insieme? No, giusto? ^////^ (Per la cronaca, Tsuchiura e Tsukimori, hi hi hi!)

In conclusione, merita un sacco secondo me. Io prima ho guardato l’anime e poi mi son recuperata il manga. Del quale, in Italia, manca la pubblicazione del 17° e ultimo volume.

Nei prossimi giorni, sulla scia dell’entusiasmo per “La Corda d’oro”, vi parlerò di un altro manga/anime musicale. E ci sentiamo stasera per l’altro anime.

Baxx

Clau

Clo: Bene frate, è l’ora della resa dei conti. Chi ha suonato l’altra sera al citofono? Sai che, nel caso in cui si fosse trattato di Kise-kun e Aominecchi, sei un uomo morto, vero?

Nobu: No, no, stai tranquilla. Erano due inutili scrocconi che si erano autoinvitati. E hanno anche cercato di impietosirmi dicendo di aver fatto un lungo viaggio.

Clo: Hum, ha parlato il parassita …. Ad ogni modo, comincio ad avere dei sospetti e, se si riveleranno esatti, tu sei un uomo morto^____^. Come hanno detto di chiamarsi?

Nobu: Ahh, non mi ricordo. Sai che mi frega?

Clo: Maledetta scimmia urlatrice. Li hai visti almeno?

Nobu: Sì. Sì. Che rompi che sei.

Clo: E non mi dire che uno era biondo, mentre l’altro aveva i capelli rossi, vero Nobu?

Nobu: Esatto! Bravissima sore! E ti dirò di più: quello con i capelli rossi, avevo un tatuaggio sul viso e sul collo.

Clo: Bene^__^, i miei sospetti erano fondati. E tu sei un uomo morto! Ma razza di frate deceberato mentale! Erano G. e Giotto! Adesso la mia ira funesta si abbatterà implacabile contro di te.

Nobu: Blush … l’ho fatta arrabbiare. Qualcuno mi aiutiiiiii!!!

Clo: Nessuno verrà a salvarti!