I dolori del giovane Sou, parte II

'Sera bella gente, dalla vostra Clau.
Non potevo lasciare il povero porcellino di Sou senza possibilità di replica. E quindi ho ben pensato di incasinarlo ancora di più ahahah^///^ La flash rimane volutamente in sospeso, perchè mi piacerebbe scriverne un'altra con il pov di Rin. E poi, ovviamente!, anche con quello di Makotino beddo^__^
Volutamente si conclude con le stesse parole della flash precedente.
Bene, anche questa volta mi son data il gap di una canzone (anche se, confesso^///^, l'ho ascoltata due volte per portare a compimento la flash) e più precisamente "Cassis" dei The GazzettE
Ok, non mi resta che augurarvi buona lettura, spero ...



                                   CASSIS

Sousuke quasi non seppe credere a quanto aveva appena fatto.

Ok, Haruka Nanase gli stava profondamente sulle palle, capirai che novità! Ma lui non era uno che scattava. Non era uno che minacciava o intimoriva la gente, nonostante il fisico prestante gliel’avrebbe permesso. E questo molto semplicemente perché a lui della gente che gli stava intorno, non è che fregasse più di tutto. A parte Rin, ovviamente.

Rin … Al suono di quel nome dentro la testa, Sousuke rallentò inconsciamente i suoi passi.

- Rin … - ripeté, fermandosi completamente.

Perché ho reagito in questa maniera?, si stava chiedendo. E poco aveva a che fare con la sua profonda antipatia nei confronti di Haruka Nanase. O meglio: anche sì, ma non in forma di competizione sportiva. Sousuke conosceva perfettamente le sue capacità di nuotatore, tanto da non temere competizione alcuna, e non era presunzione la sua. Se era scattato in quella maniera, era perché vedeva Haruka come una minaccia.

“ Mi sono sentito minacciato da lui …” mormorò dentro di sé. Deglutì a vuoto, portandosi una mano tra i capelli castani, per poi – quelle stesse dita che si erano districate tra i capelli – scivolare fino alla bocca, per mascherare la sua incredulità.

 … Sou, era ora che lo capissi. Ti serviva proprio una bella scossa per fartelo comprendere …

Gli parve di sentire.

Deglutì nuovamente, a vuoto. A fatica.

“ Ho visto Haruka Nanase come una minaccia. Come l’unica persona che può …” e qui non riuscì proprio a continuare. Non ancora. Non poteva essere vero. Non poteva …

“ … come l’unica persona che può portarmi via Rin …” fu costretto ad ammettere, mentre portava l’attenzione degli occhi turchesi al cielo azzurro fuori dalla finestra di fianco a lui.

Sospirò, Sou. Quella cosa era sempre stata presente dentro di lui. Chissà da quanto! E l’aveva sempre cacciata indietro, nel fondo della sua coscienza, a forza.

- Rin … - bisbigliò, sentendosi cacciato in un vortice di emozioni dicotomiche. E quasi l’oggetto dei suoi pensieri l’avesse sentito, Rin Matsuoka gli si parò davanti.

- Sou? – lo richiamò il rosso, piegando leggermente la testa di lato ad interrogarlo con lo sguardo.

E Sousuke, in quel momento, non seppe dirsi se avrebbe tanto desiderato che l’altro fosse in grado di leggergli dentro e capire che era perdutamente, irrimediabilmente innamorato di lui.